Francesco Totti e il giorno in cui ha rischiato tutto: un “incidente” inaspettato e poi il “miracolo”. Ecco cosa è successo.
Ci sono momenti nella vita che possono cambiare tutto in un istante, e Francesco Totti lo sa bene. Icona della Roma e del calcio italiano, ha vissuto un episodio che gli ha fatto davvero tremare le gambe. Un “incidente” inatteso – che forse non tutti ricordano – che lo ha messo a dura prova. E no, non c’entra il divorzio con Ilary Blasi. Quella volta, il capitano ha rischiato grosso.

Momenti di paura per l’incidente di Francesco Totti
Era il 19 febbraio 2006, quando – durante Roma-Empoli allo Stadio Olimpico – Francesco Totti si trovò coinvolto in un episodio che avrebbe potuto tenerlo lontano dal campo per molto tempo. La Roma di Luciano Spalletti – come riportato da Goal.com – stava lottando per un posto in Champions League, e il suo capitano era uno dei protagonisti assoluti della stagione.
Il Pupone, impiegato nel ruolo di falso nove, era marcato da Richard Vanigli, difensore dell’Empoli, che fin dai primi minuti di gioco lo affrontò con grande aggressività. “Tre falli in cinque minuti, sollecito all’arbitro Messina un cartellino giallo; non perché siano violenti, ma se non metti uno stop non giochi più, ogni intervento è un fischio. Niente, si gira dall’altra parte“, ha raccontato l’ex calciatore nella sua autobiografia Un capitano.
Il momento decisivo arrivò al 6′ minuto. Vanigli entrò in contrasto con Totti, che perse l’equilibrio e si ritrovò con il piede sinistro piantato nel terreno mentre il resto del corpo scivolava in avanti. Il perone fece crack. “Mi accorgo del disastro dalla ‘caduta’ del piede e allora, per la prima volta nella mia vita, capisco cosa sia il panico. Un terrore indicibile, la sensazione precisa e raggelante che sia tutto finito“, ha ricordato il capitano giallorosso.
I soccorsi arrivarono immediatamente, ma l’ex giallorosso aveva già capito la gravità della situazione. “Me so’ rotto tutto“, gridò ai medici della Roma, prima di essere trasportato d’urgenza a Villa Stuart. Il verdetto fu chiaro: frattura del perone sinistro con lesione della capsula legamentosa del collo del piede.
L’operazione d’urgenza e il “miracolo”
Operato d’urgenza, il Pupone si ritrovò con una placca di metallo e otto viti nella gamba. Il sogno dei Mondiali sembrava svanire, ma la sua determinazione lo spinse a non mollare. “Voglio il Mondiale a tutti i costi“, disse subito dopo l’intervento. Alla fine, contro ogni pronostico, tornò in campo nell’ultima giornata di campionato contro il Milan e volò in Germania con la Nazionale.
Lippi lo schierò titolare e, pur non essendo al massimo della forma, Francesco Totti risultò decisivo, segnando il rigore agli ottavi contro l’Australia. Il 9 luglio 2006, insieme ai suoi compagni, alzò la Coppa del Mondo a Berlino, coronando una delle storie di riscatto più incredibili del calcio.